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Marinella Soldi, dopo Capaci la mafia divenne urgenza nazionale

Marinella Soldi, dopo Capaci la mafia divenne urgenza nazionale

"A 30 anni dalle stragi, dialogare con ragazzi nostra sfida"

ROMA, 17 maggio 2022, 14:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Era un sabato ed ero al mare.
    Ricordo lo shock, lo sgomento, la sensazione di essere sotto attacco. Un sentimento che accomunava tutta l'Italia e che ha segnato un momento centrale per la storia di tutti gli italiani". Così la presidente della Rai Marinella Soldi ricorda quel 23 maggio 1992, quando Cosa Nostra firmò l'attentato in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari, presentando oggi il calendario delle iniziative Rai per il 30/o anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
    "Allora il paese ha guardato la Rai per sapere e capire - prosegue la presidente -. E la Rai ha raccontato non solo il magistrato, ma anche l'uomo e la vita di chi era con lui al servizio dello Stato. Altrettanto fece poi con l'attentato a Paolo Borsellino. Dopo quelle stragi la mafia divenne una cosa davvero nazionale, non più locale, e una priorità universalmente condivisa". Grazie a "un'informazione precisa e puntuale, gli italiani hanno compreso l'urgenza di reagire all'illegalità".
    Una missione cui la Rai è chiamata ancora oggi, prosegue la Soldi, in un momento in cui "la disinformazione e la propaganda conoscono una vertiginosa diffusione. Per capire l'oggi è necessario conoscere anche il passato, curare la memoria. Noi della Rai - dice - siamo qui per un debito di conoscenza verso i servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita e perché la memoria serva a costruire una società migliore". Per questo, aggiunge, "bisogna parlare con i giovani, coinvolgerli perché saranno loro a costruire il Paese del futuro. E la Rai vuole tornare a essere protagonista della vita dei ragazzi". In occasione del trentennale, "la Rai prevede quindi un vasto palinsesto dedicato anche ai bambini e ai ragazzi. Il dialogo con i giovani, tornare protagonisti delle loro vite - rilancia - è oggi una delle sfide della nostra azienda, sperimentando linguaggi e modalità di fruizione nuove. Questo vuol dire anche utilizzare in modo innovativo tutto lo straordinario materiale storico audio e video che la Rai ha prodotto negli anni".
   

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