(ANSA) - PALERMO, 22 GEN - Eliminazione della previsione
delle riserva per il personale interno all'amministrazione
regionale e proroga del termine per la presentazione delle
istanze (la scadenza era fissata al 31 gennaio) sono le
modifiche apportate dal governo Musumeci ai bandi dei concorsi
per 1.170 posti e pubblicati il 29 dicembre scorso nella
Gazzetta ufficiale. A spingere la giunta a intervenire, su
proposta dell'assessore alla Funzione pubblica, Marco Zambuto, è
stata la segnalazione del sindacato Cobas/Codir che quattro
giorni fa aveva messo in guardia la Regione perché nei bandi
veniva citato il comma 1-bis dell'art.52 del decreto legislativo
30 marzo del 2021 per la riserve dei posti al personale interno,
norma in realtà abrogata dall'art.3 del decreto legge 80/2021.
Per correre ai ripari dopo aver preso atto dell'errore, e per
evitare eventuali ricorsi che potrebbero mandare in fumo i
concorsi, il governo ha tolto dunque la riserve per gli interni
e ha deciso di prorogare la cadenza dei termini della
presentazione delle domande, si parla di circa 200 mila istanze
presentate.
Ma il Cobas/Codir annuncia battaglia, anche perché sarebbero
tanti i dipendenti della Regione che avrebbero già presentato la
domanda per i concorsi pagando le spese previste per la
partecipazione. Adesso, nel caso in cui il governo non avviasse
in parallelo ai bandi anche le procedure per i dipendenti, che
ambiscono agli avanzamenti di carriera, il sindacato dei
regionali annuncia "azioni legali e la mobilitazione dei
lavoratori contro quello che sarebbe uno scippo perpetrato nei
confronti dei lavoratori". (ANSA).
Sicilia:caos concorsi Regione,giunta modifica e proroga gare
Già presentate 200mila istanze. Cobas/Codir, azione legale
