Una passeggiata per le vie del
quartiere periferico dello Sperone a Palermo per continuare a
dare voce a tutte le persone che credono ancora in un
cambiamento possibile. Riconoscere le potenzialità di tanti
luoghi "sospesi", abitati e animati da tante persone. Camminare
insieme per le strade dello Sperone, per dire che ciò che è
accaduto qualche giorno fa ci riguarda tutte e tutti, ci
interpella e non ci lascia indifferenti. E' questo lo spirito
con il quale cittadini, cittadine e associazioni che vivono a
Palermo, cercano la voglia di riscatto soprattutto di quartieri
come lo Sperone, che nei giorni scorsi è stato al centro delle
cronache per l'arresto di 57 persone per spaccio di droga, in
cui erano pesantemente coinvolti anche minori. Tra gli
organizzatori della manifestazione il centro Arrupe di Gianni
Notari, alcuni consiglieri comunali e di circoscrizione, ma
anche partiti dal Pd ai movimenti della sinistra che si sono
ritrovati nella palestra comunale Valentino Renda. "Il senso è
ripensare alcuni luoghi sospesi come lo Sperone - ha detto la
preside della scuola Pertini, Antonella Di Bartolo - che spesso
è alla ribalta delle cronache per fatti spiacevoli e fare
risplendere la luce che già c'è. Un richiamo alle istituzioni
che sono spesso più latitanti dei pregiudicati. E questo è un
messaggio terribile per il quartiere e per le persone per bene
del quartiere che non possiamo permettere che passi ancora". Per
i sindacati un momento importante di riscatto. "Accendere le
luci allo Sperone, significa restituire ai luoghi dignità e alle
persone futuro. Le luci dello Sperone sono i cittadini che ci
vivono, sono i più giovani, sono i bambini. La responsabilità e
l'impegno di tutti sono necessari ogni giorno affinché i tanti
Sperone diventino centrali nelle scelte e nelle politiche
quotidiane - lo dice il segretario generale Cgil Palermo Mario
Ridulfo che ha partecipato oggi alla passeggiata tra i vicoli e
le 'incompiute'- La Cgil c'è, con i suoi presidi aperti ogni
giorno in tutte le periferie, e sostiene ogni giorno le
rivendicazioni dei lavoratori, degli operatori della Scuola,
degli abitanti, per la crescita del quartiere".
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