Perquisizioni sarebbero in corso
nei confronti di familiari e presunti fiancheggiatori dei
Graviano nell'ambito dell'inchiesta sulle stragi del 1993 a
Firenze, Milano e Roma coordinata dalla Dda di Firenze e
condotta dalla Dia fiorentina. In base a quanto appreso le
perquisizioni sarebbero in corso a Palermo, Roma e Rovigo.
L'inchiesta sulle stragi del 1993 è stata aperta e chiusa più
volte a partire dagli anni '90, coinvolgendo nuovamente Silvio
Berlusconi e Marcello Dell'Utri, in passato già indagati e
archiviati. Le nuove verifiche sono partite quasi due anni fa
dopo che Giuseppe Graviano, capo del mandamento di Brancaccio di
Palermo, ha parlato davanti alla corte di Assise di Reggio
Calabria, nel cosiddetto processo alla ''Ndrangheta stragista'
nel quale è stato condannato all'ergastolo. Al processo Graviano
ha accusato Silvio Berlusconi di aver fatto affari con suo
nonno, che avrebbe consegnato all''ex premier 20 miliari di lire
per investirli nel campo immobiliare e che esisterebbe anche una
scrittura privata, che avrebbe avuto suo cugino Salvo, in cui
apparivano i nomi dei finanziatori. Le dichiarazioni di Graviano
sono state definite prive di fondamento dall'avvocato Niccolò
Ghedini, legale del Cavaliere: mai conosciuti i Graviano nè
alcun rapporto con loro. L'inchiesta fiorentina è coordinata dal
procuratore capo Giuseppe Creazzo e dagli aggiunti Luca Turco e
Luca Tescaroli ed è finalizzata a svelare i presunti mandanti
occulti delle stragi.
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