In Sicilia il prezzo della benzina
ha superato i due euro al litro. Nella stazione di rifornimento
Caracoli, di Termini Imerese (Pa), il costo del carburante è
andato oltre la soglia psicologica, con la benzina che in città
si trova al costo 'servito' compreso tra 1,64 e 1,67 euro per
litro.
I recenti aumenti sono dovuti all'impennata dei prezzi del
petrolio che hanno subìto un forte rialzo nelle ultime
settimane, ma non solo. "C'è un problema di 'royalties' cioè di
diritti che i concessionari autostradali caricano ai gestori
delle stazioni di servizio - spiega Luciano Parisi, coordinatore
regionale di AssoPetroli -. I gestori, che partecipano ad un
bando, sono costretti ad aumentare il prezzo di listino alla
pompa per assicurarsi quel margine di sostenibilità economica e
per mantenere il servizio autostradale". In realtà, con la
liberalizzazione del mercato, la conseguente 'guerra' dei prezzi
tra compagnie petrolifere e la crisi economica, che ha stretto
le maglie in tutte le famiglie, gli automobilisti hanno compreso
che fare rifornimento in autostrada, da tempo, non è per niente
conveniente. "I volumi di vendita in autostrada si sono
abbassati del 60% - aggiunge Parisi -. Le compagnie petrolifere
consigliano ogni giorno il prezzo al litro di benzina e gasolio,
che si sono quasi allineati, ma per le stazioni di carburante in
autostrada i costi sono diventati sempre più insostenibili. I
prezzi alla pompa in autostrada scoraggiano chiunque, con il
conseguente crollo dei litri erogati ed i gestori sono costretti
anche a licenziare. Il settore si è ormai avvitato su se
stesso", conclude.
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