Cresce la preoccupazione a
Stromboli per il focolaio causato dal Covid. Rosa Oliva, Nanni
Fadini e Federica Rosso, presidenti della Pro Loco di Stromboli
e di due associazioni di Panarea non nascondono i timori. "Alla
fine è successo - dice Oliva - la mancanza di controlli e il
mancato contingentato dell'afflusso turistico 'mordi e fuggi' ha
portato i primi casi di Covid anche qui. Facile ora piangere sul
latte versato".
"La tutela della salute - aggiunge Fadini - è stata oggetto
di tante nostre prese di posizione. Abbiamo sottolineato più
volte la necessità di un presidio del 118 e postazioni di
controlli Covid. L'8 giugno scorso (senza contare la
manifestazione pacifica che si è tenuta a Stromboli ad agosto
2020) avevamo inviato un appello alle autorità competenti perché
intervenissero nei confronti dei problemi creati dal turismo
incontrollato. Appello, inutile dirlo, ancora senza risposta".
La Federalberghi è preoccupata per le conseguenze sul
turismo. "I contagi registrati nell'isola di Salina - afferma il
presidente Christian Del Bono - si riferiscono a episodi
circoscritti da un paio di settimane. Quello di Stromboli, più
recente, ha fatto prontamente scattare il sistema di quarantena
e tracciamento. Questi episodi servono da monito e sono utili
per ricordarci che occorre continuare a rispettare le regole,
soprattutto in ambito privato (cene, feste) dove si creano le
principali occasioni di contagio. Mentre continuano ad operare
in totale sicurezza le strutture ricettive e i pubblici
esercizi, chiamati a rispettare le linee guida".
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