"Notai delle cose strane che
riguardavano Montante tra il novembre 2009 e ottobre 2012. Mi
disse: 'Non devi parlare mai della mia persona". Quello che mi
succede nel 2013, quando ero già sotto tutela, fu ancora più
strano. Mi disse 'Guarda che so che tu parli di me in macchina
me lo ha detto il colonnello Sozzo'. Era qualcosa che non
comprendevo". Così Alfonso Cicero, ex presidente Irsap e teste
chiave del processo sul "Sistema Montante", rispondendo al pm
Maurizio Bonaccorso, ha ricostruito i momenti in cui ebbe i
primi dubbi sul comportamento di Antonello Montante. "Altra cosa
strana - continua Cicero - erano gli incontri a due. Ci vedevamo
a Serradifalco spesso a casa di Montante. Poi è capitato, penso
un 4 o 5 volte tra il 2011 al 2013 che lui conversava a telefono
con qualcuno che lo chiamava dottore, e scriveva appunti su un
block notes su fermi di polizia o posizioni giudiziarie di
alcune persone. Cose che mi lasciarono molto perplesso. Il modo
in cui conversava con questa persona mi faceva pensare che fosse
un suo collaboratore".
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