Sarà inaugurato il prossimo 14
gennaio a Montevago (Ag), alla vigilia del 53simo anniversario
del terremoto nel Belice, il museo all'aperto denominato
"Percorsi Visivi". Si tratta di un'esposizione ambientata
all'interno del vecchio centro del comune belicino, tra i ruderi
che rappresentano la drammatica testimonianza della devastazione
causata dal sisma del 1968.
Promossa dall'associazione culturale locale "La smania addosso",
e patrocinata dal comune di Montevago, dalla presidenza
dell'Ars, dall'assessorato regionale al Turismo e dall'Enit
(Agenzia nazionale italiana del turismo), l'idea del museo "open
air" di Montevago ha permesso di riportare alla luce pavimenti,
percorsi, edifici e strutture riadattate per ospitare forme
d'arte contemporanea, ma anche iniziative culturali, turistiche
ed enogastronomiche.
Quello che verrà offerto ai visitatori sarà un percorso
sensoriale tra murales, dipinti, giochi di luce, comprendendo
anche laboratori creativi, eventi culturali ed enogastronomici,
mostre e opere di artisti contemporanei.
"Il nostro museo - dice la sindaca di Montevago Margherita La
Rocca Ruvolo - sarà l'occasione di un riscatto dal passato per
produrre nuovo valore e momento celebrativo di vita, arte e
senso della comunità. Crediamo che il nostro comune possa
diventare punto d'approdo di nuove forme d'arte e centro
propulsore di uno sviluppo del Belice che guarda al ciò che è
stato come momento di consapevolezza e crescita".
Il percorso del museo "Percorsi Visivi" si snoderà tra le vie
del vecchio centro partendo da Corso Umberto I, fermandosi ad
ammirare uno scorcio della Valle del Belice dalla antica piazza
Belvedere, ripulita e riqualificata, fino ad arrivare alla
piazza centrale dove si potranno ammirare i resti del Duomo di
Montevago.
"In un momento storico in cui l'emergenza sanitaria da Covid-19
toglie spazi all'arte ed agli artisti - conclude La Rocca Ruvolo
- questa mostra vuole essere un esempio di resilienza, che
prende vita grazie allo spirito costruttivo di una comunità che
crede nella cultura come fucina di progresso e mezzo di
promozione turistica".
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