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Sicilia: Musumeci all'Economist, ecco le nostre priorità

Sicilia: Musumeci all'Economist, ecco le nostre priorità

Governatore,infrastrutture e asili. Settimanale,burocrazia pigra

PALERMO, 27 novembre 2020, 14:30

Redazione ANSA

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Il Governatore della Sicilia Nello Musumeci - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Governatore della Sicilia Nello Musumeci - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Governatore della Sicilia Nello Musumeci - RIPRODUZIONE RISERVATA

In un'intervista pubblicata dal settimanale britannico The Economist, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci indica alcuni degli investimenti prioritari, da realizzare con il Recovery Fund, di cui l'Isola ha bisogno: un hub portuale che sia da sponda nel commercio di beni tra il Canale di Suez e il Mediterraneo; un aeroporto internazionale ("Malta, più piccola della meno estesa provincia siciliana, ce l'ha", spiega il governatore); un sistema ferroviario moderno ("buona parte di quello siciliano è a binario unico o non elettrificato); un'autostrada sulla costa meridionale. Infine, rimediare alla carenza di infrastrutture sociali, prima fra tutte, gli asili nido.
    Il settimanale spiega che la lista dei progetti inviati a Roma dal governo siciliano prevede interventi su larga scala e tempi lunghi di realizzazione, in contraddizione con le indicazioni del Recovery Fund che privilegia investimenti "smart" e "green" da completare in fretta. E sottolinea la tesi dell'econimista Vincenzo Provenzano, docente all'Università di Palermo, il quale si dice preoccupato dagli obiettivi del governo siciliano, ritenuti troppo ambiziosi, mentre dovrebbe concentrarsi sul "Green Deal", affinché gli investimenti abbiano effetti immediati: "Serve - dice Provenzano - investire su settori in cui la Sicilia si trova in vantaggio rispetto ad altri, come l'agricoltura biologica".
    Il settimanale ricorda che la burocrazia siciliana è "notoriamente indolente" e ricorda che il 70% dei fondi europei dovrebbe essere impegnato entro il 2022 e il restante 30% entro l'anno successivo, mentre le somme devono essere spese non oltre il 2026. Inoltre, c'è la preoccupazione che gli investimenti in Sicilia favoriscano la mafia, anche se Cosa nostra, a partire dal 1990, ha perso terreno nei confronti della Camorra e della 'Ndrangheta. Il giornale riconosce a Musumeci, ex presidente della Commissione regionale antimafia, di aver sostenuto forze dell'ordine e magistrtura nella lotta contro la mafia.
    Le numerosi leggi per impedire le infiltrazioni criminali nell'economia legale, conclude l'Economist, hanno determinato un rallentamento negli investimenti pubblici "Musumeci ritiene che le precauzioni siano diventate eccessive e chiede che il governo centrali semplifichi le procedure per la concessione dei fondi europei. 'Non possiamo non guardare al futuro' dice il governatore".
   

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