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Il mito di Elena rivive al teatro di Segesta

Il mito di Elena rivive al teatro di Segesta

Il 16 agosto all'alba con repliche serali il 17 e 19 agosto

15 agosto 2020, 12:12

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Al Teatro antico di Segesta, all'interno del cartellone delle Dionisiache 2020 con la direzione artistica di Nicasio Anzelmo, debutta all'alba di domenica 16 agosto, ore 5.00, Elena di e con Graziano Piazza in scena con Viola Graziosi.Lo spettacolo, adattamento di Luca Cedrola, in replica serale il 17 e 19 agosto alle ore 19.45, è una produzione Teatro della Città - Centro di produzione teatrale.
    Vittima e carnefice, passione e razionalità, libera scelta e predestinazione sono i poli tra cui oscilla il mondo contraddittorio del mito di Elena. Una donna che alberga nella nostra memoria collettiva e nel nostro inconscio. Una figura che appartiene al tempo e che vive in tutte le donne e in tutti gli uomini che sono stati e che saranno. È facile giudicare Elena ma è impossibile comprenderla davvero. La sua fuga perenne è la ragione profonda e intima del suo fascino. Nessun uomo afferrerà mai Elena, nessun uomo smetterà mai di inseguirla. Riprendendo l'Elena di Euripide, Luca Cedrola rielabora il mito della donna che mosse gli uomini alla guerra, ma ispirò loro anche il canto dolce della poesia.
    Lo spettacolo affonda le radici nel mito, rileggendolo in modo fedele ma senza farsi contaminare dalle immediate suggestioni che, nei secoli, hanno fatto di Elena la traditrice, causa nefasta di guerra e morte o la regina innocente, vittima del volere degli uomini.
    Nell'ambito del Festival diffuso, lunedì 17 agosto alle ore 21.00, nella Piazza Alicia di Salemi andrà invece in scena lo spettacolo teatrale Sciara prima c'agghiorna di Luana Rondinelli, regia di Giovanni Carta, con i Musicanti di Gregorio Caimi.Tratto dal romanzo "Francesca Serio. La madre" di Franco Blandi ripercorre la storia di Salvatore Carnevale, il sindacalista barbaramente ucciso dalla mafia il 16 maggio 1955.È la storia di "mamma Carnevale", la prima donna che ebbe il coraggio di denunciare apertamente la mafia.
   

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