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Sequestrata a Catania carcassa squalo Mako, una denuncia

Sequestrata a Catania carcassa squalo Mako, una denuncia

Senza testa. Cc e Cp, stava per essere venduto come pesce spada

CATANIA, 28 maggio 2020, 10:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un esemplare di squalo Mako (Isurus oxyrinchus), lungo più di quattro metri privo di testa e pinna dorsale è stato sequestrato nei Maas di Catania durante una operazione congiunta del Nucleo Carabinieri Cites e della Capitaneria di Porto. Secondo gli investigatori il pesce, che era nella cella frigorifera di un commerciante di all'ingrosso, stava per essere venduto come pesce spada o altra specie per la quale è ammesso il consumo. L'uomo è stato denunciato, oltre che per violazioni sulla detenzione di specie protette, anche per frode in commercio. Secondo gli investigatori è lo stesso esemplare scaricato nei giorni scorsi da un peschereccio sulla banchina del porto di Ognina ed i cui video e foto erano stati diffusi su diversi social network. Sulla base delle informazioni raccolta dalla polizia giudiziaria, lo squalo Mako, una femmina di oltre 700 chilogrammi, sarebbe stato pescato il 23 maggio scorso in maniera accidentale e sarebbe morto ed impigliato in una lenza del palangaro di un peschereccio. L'animale successivamente sarebbe stato trasportato fino al porto di Ognina perché ritenuto di notevole interesse da parte del direttore del Museo di Storie Naturali di Comiso, che lo avrebbe dovuto prendere in consegna per esporlo nella struttura. Della cattura e dello sbarco, contrariamente a quanto previsto, non erano state avvisate le autorità competenti. Da accertamenti successivi sarebbe emerso che al museo sia stata portata solamente la testa.
   

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