"C'è rabbia e timore per non
poter svolgere il lavoro in tranquillità. Non abbiamo nessuna
tutela sotto il profilo della sicurezza". Alessandra Carpinteri,
35 anni, medico, è a casa con un occhio nero e un'abrasione
corneale per i pugni al volto e diversi ematomi per i calci
ricevuti. La prognosi è di dieci giorni. E' stata aggredita ieri
mattina, intorno alle 11.30, mentre era in servizio alla guardia
medica dell'ospedale Muscatello di Augusta.
"La guardia medica si trova in una parte dell'ospedale un po'
isolata e nei prefestivi e festivi o di notte, non c'è molta
affluenza di persone" spiega la dottoressa Carpinteri. "La
paziente, una donna di mezza età, è arrivata lamentando alcuni
disturbi, l'ho visitata e poi le ho prescritto la terapia. Lei
mi ha detto che aveva diritto all'esenzione e a quel punto le ho
chiesto di farmi vedere la certificazione - racconta Alessandra
Carpinteri -. Mi ha detto che non l'aveva con sé, ed io le ho
detto che non potendo accertarla non potevo inserire l'esenzione
nella ricetta. A questo punto è andata in escandescenza, ha
iniziato urlare ed a minacciarmi. Ho cercato di calmarla ma lei
si è alzata in piedi, è venuta dietro la scrivania ed ha
iniziato a colpirmi".
Il medico ha chiamato aiuto e si è riuscita a divincolare:
"Ho aperto la porta per cercare una via di fuga ed ho bussato
alla porta di fronte dove c'era il personale tecnico che ha
bloccato la signora". Nel frattempo sono stati avvertiti i
carabinieri e la sessantenne si è dileguata ma è stata
rintracciata a casa.
"In passato sono accaduti altri episodi, ma solo scontri
verbali, mai un'aggressione di questa gravità. Non abbiamo
nessuno che ci tutela dal punto di vista della sicurezza: un
pulsante di emergenza, un vigilantes o un servizio di
guardiania. - conclude - Anche quando facciamo le visite
domiciliari, nel cuore della notte, non sappiamo a cosa andiamo
incontro".
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