La corte d'appello di Palermo ha
condannato complessivamente a oltre 3 secoli di carcere gli
imputati del processo denominato Panta Rei che vede alla sbarra
boss, estortori e gregari di Cosa nostra dei clan di Porta
Nuova, Villabate e Bagheria. Ha retto dunque l'impianto
accusatorio e le pene sono state rilevantissime. Un solo
imputato, Massimo Monti, è stato assolto. Il processo si
svolgeva in abbreviato davanti alla corte d'appello di Palermo.
Il procedimento nasce da una indagine del 2015 dei carabinieri.
Gli imputati erano accusati di associazione mafiosa, estorsione,
intestazione fittizia di beni, danneggiamento e traffico di
droga. L'inchiesta ricostruì la mappa del pizzo in diverse zone
della città e gli assetti di vertice delle famiglia del Borgo
Vecchio, Villabate e Bagheria. Nessun'attività commerciale
sfuggiva al racket. Gli inquirenti accertarono il ruolo di
Teresa Marino moglie del boss Tommaso Lo Presti oggi condannata
a 10 anni e 8 mesi. Sarebbe stata lei a gestire la cassa del
pizzo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA