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Nasce il vermentino con l'uva che ha riposato in mare

E' il Donna Ma', creato dall'enologo Andrea Pala

(ANSA) - SANTA TERESA DI GALLURA, 21 GIU - In Sardegna nasce Donna Ma', il vermentino fatto con l'uva che ha riposato in mare. Un unicum nel panorama enologico sardo, tra i pochissimi esempi sperimentati a livello nazionale, creato dall'enologo Andrea Pala. Il progetto è stato realizzato nell'isola di Culuccia, nota anche come isola delle Vacche, semideserta e in stato di abbandono per 35 anni, situata tra Santa Teresa di Gallura e l'arcipelago di La Maddalena.
    Il bianco prodotto da vigne che si trovano a pochi metri dalla costa, è stato imbottigliato a quasi un anno dalla vendemmia con "uno scopo scientifico, nel segno della ricerca, sperimentazione e innovazione sull'esempio di quello che già facevano gli antichi greci migliaia di anni fa", spiega Pala, eletto qualche mese fa miglior giovane enologo d'Italia. Un progetto senza scopo di lucro: di questo vermentino Isola dei Nuraghi Igt sono state prodotte poco più di 500 bottiglie.
    L'acqua è un elemento centrale nella produzione di questo vino: le sue uve, infatti, hanno riposato nell'acqua salmastra per un breve periodo per poi essere letteralmente ripescate per iniziare un processo di vinificazione classico con passaggi nei serbatoi di acciaio, durato molti mesi.
    "Fin dall'antichità - racconta l'enologo - ci sono esempi di questo tipo: sull'isola greca di Chios, l'uva veniva tenuta in acqua di mare prima di essere lasciata asciugare sui graticci e vinificata. Come nell'antica Grecia, anche qui sono stati selezionati grappoli senza la minima lacerazione della buccia, per evitare che l'acqua salata danneggiasse gli acini, per poi essere adagiati sul fondale".
    A Coluccia, dove è attivo un progetto interamente green dell'omonima azienda agrituristica, si producono anche un secondo vermentino, uno spumante realizzato con il metodo classico, miele, mirto, gin e persino le ostriche frutto del restauro delle antiche strutture di allevamento dei mitili anche grazie alla preziosa collaborazione con Agris, l'agenzia regionale per la ricerca scientifica, sperimentazione e innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale. (ANSA).
   

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