(ANSA) - CAGLIARI, 23 NOV - Si riducono le prospettive di
rilancio del porto industriale di Cagliari. La Pifim Company
LTD, società anglo-olandese che lavora con la Port of Amsterdam
International e che aveva presentato la manifestazione di
interesse nella call internazionale per salvare il Porto canale,
non ha soddisfatto alcuni requisiti stabiliti dal bando lanciato
nel dicembre 2019. E - fa sapere l'Autorità del mare di
Sardegna, "in una nota inviata nella tarda serata di giovedì 19
novembre, la stessa società ha formalizzato una sostanziale
rinuncia al prosieguo dell'iter della propria istanza". La
società motiva la scelta come conseguenza di una "presunta
incompatibilità dei propri piani industriali con l'ipotesi
ventilata dal Mise di istituire un'agenzia per il lavoro
portuale a sostegno degli ex dipendenti Cict".
Al momento, si sfila così l'unico pretendente per il porto
industriale di Cagliari e con il preavviso di rigetto firmato
dal presidente dell'Authority Massimo Deiana si allontanano
anche le speranze per i 200 operatori di rientrare al lavoro.
Ora l'unico flebile spiraglio è legato al fatto che la società
inglese potrà, se ancora veramente interessata, presentare
adeguate controdeduzioni. "Fatta salva la fisiologica prudenza
ed il dovuto riserbo richiesto in queste circostanze, non
nascondo che ci aspettavamo un finale diverso e sicuramente più
positivo per la call internazionale volta a stimolare proposte
di rilancio futuro del Porto canale e del transhipment - spiega
Deiana - Insieme alla commissione tecnica, che da subito si è
attivata per studiare ed analizzare tutte la documentazione,
abbiamo portato avanti una serrata interlocuzione con la società
per ottenere le necessarie integrazioni documentali. Tentativi
ai quali non sono seguite risposte esaustive tali da consentire
di mantenere in piedi il procedimento". Non si capisce se ci sia
ancora una possibilità nel caso venga messa da parte la
creazione dell'agenzia per i lavoratori o se il problema
riguardi la ricollocazione di tutti i 200 operatori. Nel
frattempo l'Authority ha invitato le organizzazioni sindacali ad
un incontro urgente. (ANSA).