(ANSA) - CAGLIARI, 29 AGO - Duecento lavoratori dell'ex
terminalista del porto canale di Cagliari, Cict, in attesa: il 2
settembre scade la cassa integrazione. E lil segretario
generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca esprime forte
preoccupazione per il loro futuro occupazionale. "Abbiamo
appreso - si legge in una nota della segreteria regionale - che
Contship Italia e Cict hanno dato parere negativo alla proroga
degli ammortizzatori sociali. Fatichiamo a comprendere le
motivazioni del no. Con questa azione rischia di essere
cancellata la professionalità, seconda a nessuno nel
Mediterraneo, della forza lavoro nata ormai oltre vent'anni fa
con soldi pubblici regionali, e della realtà portuale di
Transhipment di Cagliari".
Le ipotesi sul campo? "Ci diciamo ancora una volta contrari alla
divisione della banchina, che ben pochi benefici porterebbe
relativamente a crescita occupazionale ed economica. Chiunque, a
qualsiasi livello istituzionale, dovesse avvallare soluzioni di
quel tipo, sarebbe responsabile del dramma economico,
occupazionale e sociale che scaturirebbe". Ci sono strade da
seguire. "Ribadiamo - conclude Uil- la contrarietà a ipotizzare
scenari differenti rispetto a un rilancio con un operatore
internazionale. Non comprendiamo la fretta di sistemare 'purchè
sia' la questione del Porto Canale. Portiamo l'esempio di
Taranto, che in questi mesi riparte con un grande player
internazionale quale Yilport (azionista al 25% in CMA CGM). La
pazienza e la determinazione hanno portato a questo risultato,
non di certo le azioni frettolose che intravvediamo a Cagliari.
A meno che - conclude - il tentativo non sia quello di un falso
rilancio. In favore di chi?". (ANSA).