(ANSA) - CAGLIARI, 13 GEN - La quantità di dosi di vaccino
Moderna destinata alla Sardegna è minima. Del primo invio
all'Italia di 47mila fiale, all'Isola ne toccheranno un migliaio
al massimo, forse anche meno. Lo conferma all'ANSA l'assessore
della Sanità Mario Nieddu facendo notare che, d'altra parte, "la
quota complessiva per l'Italia è di appena 1,3 milioni di dosi".
Il carico dovrebbe essere recapitato anche in Sardegna con i
furgoni di Poste italiane, ancora però non si sa esattamente
quando. Potrebbero arrivare velocemente se venisse confermato il
criterio di distruzione alle Regione in base alla percentuale
degli ultra ottantenni sul totale della popolazione: la
Sardegna, infatti, è nota come terra di centenari.
Intanto è iniziata la somministrazione degli ultimi 16.300
vaccini Pfizer per immunizzare gli operatori socio-sanitari,
personale e dipendenti di Rsa, volontari. Arrivate queste ultime
dosi, è ricominciato da zero il conteggio delle
somministrazioni. Secondo l'ultimo rapporto del Governo, su
33.330 fiale consegnate all'Isola sono stati inoculati 18.325
vaccini pari al 55% del totale. Questo dato mette la Sardegna
all'11/o posto in Italia nel rapporto tra dosi consegnate e
somministrazioni, ma già oggi è prevista un'accelerazione con il
via alla seconda fase di vaccinazioni nei diversi hub aperti. La
Regione conta di chiudere questa partita entro fine mese,
considerato, chiarisce l'assessore, che "abbiamo velocizzato non
poco". In ogni caso, ha precisato Nieddu mantendo il punto
rispetto al dibattito sulla opportunità di trattanere una quota
di vaccini, "il 30% va sempre e comunque conservato: dobbiamo
avere una riserva perché - ribadisce - in caso di disguidi c'è
il rischio di vanificare la campagna. E' vero che il range è da
21 a 42 giorni ma - spiega - la certezza dell'azione la si ha
somministrando la seconda dose tra il 21/o e il 24/o giorno
dalla prima inoculazione". (ANSA).