"Dopo quello che ho fatto a febbraio (il coming out sulla sua omosessualità, ndr), non sono state settimane facili per me. In questi primi 10 giorni di allenamenti a Cagliari mi sto trovando benissimo. E voglio ringraziare tutti i tifosi che al mio arrivo mi aspettavano in aeroporto, l'ho apprezzato davvero tantissimo". È un passaggio dell'intervista al centrocampista Jacub Jankto sul canale ufficiale del Cagliari.
Il calciatore ceco, tornato in Italia dopo le esperienze con Ascoli, Udinese e Sampdoria, era finito suo malgrado al centro della polemica nata dopo le parole del ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, che rispondendo sull'argomento aveva detto di 'rispettare le scelte individuali, seppur "non amando le ostentazioni". Tutto chiarito poi tra club e ministro.
"Conosco bene Ranieri e il suo staff, con loro ho vissuto due stagioni positive alla Sampdoria. Poi da quando è arrivato al Cagliari, ho seguito da vicino la rimonta della squadra che ha fatto una grande impresa. Le prime sensazioni sono veramente ottime - ha detto Jankto - ho trovato uno splendido gruppo.
Stiamo già iniziando a lavorare duro, con doppie sedute: queste settimane servono proprio per ritrovare il ritmo e preparare al meglio la stagione". "Quando sono venuto da avversario ho notato che il pubblico di Cagliari è tosto, è sempre stato difficile venire a giocare qui: le tribune sono attaccate al campo di gioco, i tifosi trascinano la squadra. Non vedo l'ora di poter scendere in campo all'Unipol Domus".
Caratteristiche tecniche: "Posso giocare in più ruoli - ha detto Jankto - mi piace anche attaccare la porta sul secondo palo. Voglio dare una mano con gol e assist: ogni giorno mi sento sempre meglio".
In cerca di rilancio: "Con il Getafe mi sono infortunato alla caviglia dopo poche partite: sono stato fuori diversi mesi e non è stato facile ritrovare la forma. Ora voglio pensare al futuro: ho 27 anni spero di avere ancora 6-7 anni per fare bene".
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