Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Un occhio elettronico sorveglia reperti su fondali Asinara

Un occhio elettronico sorveglia reperti su fondali Asinara

Sistema attivo contro razzie e danni casuali

PORTO TORRES, 21 ottobre 2020, 13:59

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il patrimonio archeologico sommerso nelle acque del Golfo dell'Asinara ha ora un angelo custode che lo protegge da danneggiamenti casuali e dalle razzie dei ladri. È il sistema di vigilanza e monitoraggio attivato l'8 ottobre dalla Capitaneria di Porto Torres con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Sassari e Nuoro per tutelare i relitti e altri beni risalenti alle epoche punica e romana ritrovati negli anni scorsi sui fondali davanti all'isola parco dall'ingegnere subacqueo Guido Gay.

Il sistema si basa sulle regole indicate in un'ordinanza della Guardia costiera, dove sono elencati divieti e prescrizioni da rispettare nell'area protetta, e sul sistema informatico "Pelagus", di cui è dotata la sala operativa della Capitaneria, in grado di acquisire dati e registrazioni ambientali e di far scattare subito i campanelli d'allarme nel caso in cui i reperti fossero esposti a qualche rischio.

"Il passo in avanti compiuto dalla Capitaneria e dalla Soprintendenza assume un forte significato in quanto, al di là della tutela dei beni in sé, rappresenta anche un allineamento sia con la Convenzione Unesco del 2001, che tutela i beni archeologici e storici rinvenuti nella zona di mare di 12 miglia dal limite esterno del mare territoriale, sia con la Legge n° 61/2006 che ha autorizzato l'istituzione di zone di protezione ecologica a partire dal limite esterno del mare territoriale", spiega il comandante della Guartdia costiera di Porto Torres, Gianluca Oliveti.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza