"Ogni atto del presidente della
Regione finalizzato a contrastare la diffusione del virus nel
corso di questa emergenza sanitaria in Sardegna è stato adottato
nell'esclusivo intento di garantire la piena tutela della salute
pubblica, dei sardi e dei turisti. Nei mesi precedenti abbiamo
lottato per affermare, nel rispetto della legalità e della
legittimità, il diritto a salvaguardare la nostra Isola,
preservando il risultato raggiunto di azzeramento della
circolazione virale, ma il Governo ha opposto alle nostre
legittime richieste ostacoli e dinieghi ingiustificati" Lo
afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, in
seguito all'impugnazione da parte del Governo dell'ordinanza da
lui firmata nei giorni scorsi che prevede test per i passeggeri
in entrata nell'Isola.
"Abbiamo sempre rivendicato la nostra autonomia, proponendo
però, in ossequio al principio di leale collaborazione -
prosegue Solinas - modelli di controllo da estendere all'intero
territorio nazionale, nell'alveo delle migliori pratiche
internazionali, da attuare in piena coerenza con le disposizioni
di legge e le norme costituzionali".
"La scelta del ricorso conferma un atteggiamento arrogante e
propagandistico che mira a soverchiare l'autonomia speciale e
contrastare sul piano ideologico e non sostanziale l'azione di
governo di una Regione - sottolinea ancora il governatore -
evidentemente non allineata, posto che misure decisamente più
discriminatorie nei confronti dei sardi sono state adottate da
Lazio, Campania e Puglia senza che il Governo dicesse niente o
facesse ricorso. Difenderemo in tutte le sedi le nostre ragioni,
perché dinanzi al tribunale della nostra coscienza non si possa
dire d'aver lasciato nulla d'intentato per contenere la nuova
diffusione del virus e tutelare la salute del Popolo Sardo.
Altri, è evidente, dovranno certamente assumersi tutte le
responsabilità del caso".
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