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Da Londra per nuova vita da chef in Sardegna

Da Londra per nuova vita da chef in Sardegna

Con Fase 2 coppia arriva in casa acquistata prima del lockdown

CAGLIARI, 04 giugno 2020, 16:22

Redazione ANSA

ANSACheck

Da Londra per nuova vita da chef in Sardegna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Londra per nuova vita da chef in Sardegna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Da Londra per nuova vita da chef in Sardegna - RIPRODUZIONE RISERVATA

DI STEFANO AMBU

Lui, Leon Borja Coelho Malheiros, brasiliano di 36 anni, lei, Anna Burman, inglese di 28, entrambi lavoravano a Londra. Hanno scelto la Sardegna come posto ideale per vivere la loro vita. E infatti hanno acquistato un terreno di seimila metri quadri a Dolianova. Il problema? Non sono ancora riusciti ad arrivare nell'isola per colpa dell'emergenza coronavirus. Ci hanno provato in mille modi, anche perché la sistemazione provvisoria in Francia stava diventando troppo costosa. Ma niente. Hanno provato a spiegare la loro sostituzione attraverso delle lettere spedite anche al presidente della Regione: nulla da fare.

 Il sogno di Leon è semplice. Lui è uno chef con la passione dello street food: vuole coltivare i prodotti, mais innanzitutto, che poi serviranno per preparare i suoi manicaretti. Ha tutto. Anche un rimorchio per cucinare all'aperto: i tacos messicani (ma lui lì vuole riempire di prodotti sardi) sono la sua specialità. Che cosa gli manca? La Sardegna. Ma il traguardo è vicino. "Domenica - racconta all'ANSA - ci imbarchiamo da Livorno per Golfo Aranci e raggiungeremo Dolianova".

 L'amore per l'isola è scattato durante una vacanza. "Sono uno chef - racconta - sono sempre stato interessato a luoghi remoti che offrivano prodotti e qualità di vita eccellenti! Tre anni fa, dopo aver visto un episodio di uno dei miei idoli della cucina, Anthony Bourdain, sul suo viaggio in Sardegna, ne ho parlato con la mia fidanzata Anna. A quel tempo avevamo costruito insieme un'azienda britannica di successo nel settore dello street food e non avevamo fatto una vacanza per quattro anni". Colpo di fulmine. "Siamo arrivati ad Alghero in una calda serata - spiega - ho subito sentito un legame con il clima e le persone. Sono nato e cresciuto a Rio de Janeiro, in Brasile: la semplicità del luogo e l'umiltà delle persone che abbiamo incontrato è stato commovente e accogliente. E mi ha fatto sentire a casa.

Sia io che Anna sentivamo un legame con la Sardegna e ci guardavamo con la certezza che le nostre vite stavano per cambiare per sempre". Poi un lungo giro per osservare stile di vita e gustare me prelibatezze di ogni comune. Oristano, Giba, Sant Antioco. "Già durante il nostro quarto giorno del viaggio - racconta - avevamo deciso di sistemarci sull'isola e vivere lì il resto della nostra vita". Poi un altro dettaglio: la longevità dei sardi. "Chiedevamo: come mai le persone hanno vissuto per così tanto tempo. La risposta è sempre stata la stessa: dieta, stile di vita e mancanza di stress". Innamorati dell'isola. Leon e Anna hanno continuato a lavorare a Londra, messo da parte i risparmi. E poi l'acquisto: un piccolo pezzo di terra con una piccola casetta a Dolianova. A marzo le prime operazioni di trasferimento. Poi l'11 marzo 2020 via dal Regno Unito. "Siamo arrivati a Tolone, nel sud della Francia, il 12 marzo con una nave che partiva il 14 per Golfo Aranci. Quella mattina abbiamo sentito la triste notizia che era impossibile arrivare in Sardegna". Sosta forzata. E tante richieste. Con la situazione complicata dal fatto che non sono residenti nel'Isola. "Settimana dopo settimana ho provato a richiedere l'autorizzazione sulla base di un viaggio urgente. Con le nostre finanze che si stavano esaurendo senza un posto dove stare o una casa per tornare: la nostra casa è ora in Sardegna - aggiunge Leon - La nostra decisione di trasferirci in Sardegna è stata quella di fuggire dalla follia e dallo stress della grande città, per diventare giovani agricoltori e contribuire allo sviluppo economico dell'isola. Per poi immergerci nella cultura e diventare orgogliosi cittadini della Sardegna".
   

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