Ripartire dai valori di unità di
Sa die de sa Sardigna per affrontare la libertà e i dubbi della
fase 2 dopo settimane di quarantena a causa del coronavirus. E'
uno dei concetti che il presidente della Regione Christian
Solinas ha evidenziato con più forza nel suo intervento in
occasione delle celebrazioni per la ricorrenza della cacciata
dei piemontesi il 28 aprile 1794. Secondo il governatore,
"l'identità è oggi ancora più importante per affrontare le
difficoltà del presente: ci troviamo a combattere una pandemia
che colpisce il nostro vivere quotidiano, e Sa die assume quindi
una dimensione simbolica che mette alla prova la nostra capacità
di reagire".
Solinas ha ricordato che "dalla fine della seconda guerra
mondiale non si conosceva un'emergenza di queste dimensioni,
eppure - ha sottolineato - siamo riusciti a tenerla sotto
controllo, a limitare la diffusione del Covid-19". E adesso, ha
aggiunto ribadendo quanto affermato già ieri, "è arrivato il
momento di ripartire e, con le dovute cautele, di ritornare alla
normalità". Per questo, ha spiegato, "il 28 aprile assume un
significato nuovo: nel 1794 con la cacciata del Vicerè e dei
funzionari piemontesi si cacciarono i soprusi di un sistema di
governo che affogava città e campagne, oggi facciamo appello
all'unità del nostro popolo per sconfiggere l'epidemia, per
fermare la catena dei contagi e per ricominciare tutti insieme".
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