(ANSA) - BISCEGLIE (BARI), 14 NOV - E' fatto di un vestito
bianco zuccherino che ricopre un Pan di Spagna spugnoso con un
cuore di crema e la sua forma ricorda quella di un seno: è il
"sospiro", il dolce che un gruppo di pasticceri di Bisceglie
intende valorizzare, insieme con le altre leccornie del posto,
decidendo di costituirsi nell'Associazione Pasticcerie storiche
biscegliesi. Attraverso seminari e manifestazioni si vuole
divulgare la conoscenza di questo dolce tipico, "simbolo di una
città e orgoglio di tutta la Puglia". Sono numerose le città in
Italia che, nella loro tradizione dolciaria, annoverano dolci
simili a cui è stato dato il nome di sospiro. In Puglia c'è la
vicina Altamura, ma qui il dolce è senza glassa, c'è Vico del
Gargano, con i suoi 'sospiri della sposa' ed anche nel Salento
si producono, "ma sono diversi tra loro per ingredienti, forma,
farcitura e metodo di lavorazione che rendono il 'sospiro di
Bisceglie'- dicono i pasticceri biscegliesi - unico nel suo
genere".
"I pasticcieri, animati da una grande passione, sono
depositari di una lunga tradizione e sono felici - afferma
Sergio Salerno, responsabile del nuovo progetto - di mettersi a
disposizione della Città per promuovere un suo emblema, il
sospiro, e la tradizione della pasticceria nostrana. Non sarà un
percorso fatto solo di semplici degustazioni, ma anche di
cultura, con la riscoperta e la divulgazione delle origini e
della storia del sospiro, al netto della leggenda ormai
sdoganata". Nelle pasticcerie della città, in un anno vengono
sfornati circa 3.000.000 'sospiri', di cui 500.000 nel formato
grande e 2.500.000 in quello piccolo. Intorno a questo dolce
sono molti i racconti, le leggende e gli aneddoti, ma anche le
certezze che trovano riscontri nella storia della città. La
produzione di questi dolci è sicuramente legata al monastero
delle suore Clarisse di Bisceglie, nel XV secolo. Le suore
realizzavano i 'sospiretti delle monache', con pan di spagna
farcito con crema e ricoperto da glassa di colore rosa. A questo
è legato il racconto, che però non trova riscontri scritti, che
narra che le suore prepararono i dolci in occasione delle nozze
tra Lucrezia Borgia e Alfonso d'Aragona. A queste nozze però la
sposa non arrivò mai e gli ospiti giunti per partecipare al
matrimonio, stanchi per l'attesa, iniziarono a sospirare
mangiando i dolci preparati dalle suore.(ANSA).