Ricordare e celebrare i 50 anni dei
Moti di Stonewall, raffigurando alcune immagini delle
manifestazioni e delle persone coinvolte politicamente e
socialmente nelle lotte per i diritti Lgbtqia+ a livello locale,
nazionale e internazionale. E' l'obiettivo che ha spinto
l'artista Mario Nardulli, i volontari del Tavolo Lgbtqia+ e agli
alunni della quinta B del liceo artistico audiovisivo Rosa
Luxemburg di Acquaviva delle Fonti (Bari), a realizzare, sul
muro Ovest della stazione di Bari centrale, un murale lungo 150
metri che oggi, in occasione della Giornata mondiale
internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, è
stato svelato alla città.
L'opera è stata promossa e sostenuta dal Tavolo Lgbtqia+ del
Comune di Bari e curata da Pigment Workroom, nell'ambito del
progetto di alternanza scuola-lavoro. Grazie anche al supporto
scientifico del Festival delle donne e dei saperi di genere e
del Centro interdipartimentale di studi sulle culture di genere
dell'università Aldo Moro, con il supporto di Grandi stazioni e
Rfi che hanno messo a disposizione gli spazi, fornendo anche
supporti logistici e operativi durante l'esecuzione. Il murale
segue un racconto per immagini che parte dalla riproduzione
della 'Progress pride flag', la bandiera con i tradizionali
colori arcobaleno, a cui è aggiunto un triangolo composto da una
striscia nera (per commemorare le persone morte di Aids), una
marrone (colore simbolo delle comunità afro-discendenti) e tre
strisce azzurro-rosa-bianco (che riprendono la bandiera
dell'orgoglio transgender). All'estremo opposto del muro, emerge
la raffigurazione di uno striscione sorretto dai giovani
studenti partecipanti alla manifestazione di New York del Gay
liberation front negli anni '70, che svela il titolo dell'opera:
'We are everywhere'. "Le cronache ci insegnano che non bisogna
mai smettere di parlare, di sensibilizzare la cittadinanza e di
lottare affinché nessuna discriminazione né cultura
discriminatoria trovino terreno fertile", ha commentato il
sindaco di Bari Antonio Decaro.
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