Nel 2023 i passeggeri movimentati
(imbarchi, sbarchi e transiti) nei porti crocieristici
dell'Adriatico saranno 4,3 milioni, in crescita del 27% sulle
previsioni di chiusura del 2022 ma ancora distanti dal record
storico dell'area registrato nel 2019 (5,7 milioni di passeggeri
movimentati). Sono i dati diffusi oggi nella giornata di
apertura della quinta edizione di 'Adriatic Sea Forum-Cruise,
Ferry, Sail& Yacht', in corso a Bari. Le previsioni sono il
frutto della proiezione effettuata da 'Risposte Turismo' sulle
stime di 16 porti crocieristici dell'Adriatico, scali che,
complessivamente, nel 2022 hanno rappresentato il 69% del totale
passeggeri movimentati e il 70% delle toccate nave. Secondo lo
studio, sarà Corfù ad aprire la classifica dei porti
crocieristici dell'Adriatico, con oltre mezzo milione di
passeggeri attesi. Performance simili sono previste anche da
Dubrovnik (525.000) e Kotor (oltre 500.000). I porti pugliesi
dell'Adriatico dovrebbero accogliere oltre mezzo milione di
passeggeri, in particolare nei porti di Bari e Brindisi.
Secondo le stime, i passeggeri movimentati via traghetto nel
2023 torneranno nuovamente sopra i 18 milioni (+5-10% sul 2022).
Analizzando la movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi
e catamarani, secondo l'Adriatic Sea Tourism Report i
quattordici principali porti dell'Adriatico attendono per il
2023 un incremento di traffico rispetto all'anno in corso, pur
con diversa intensità: da una parte, nell'Adriatico orientale, è
prevista una crescita più marcata grazie al rafforzamento delle
connessioni interne tra terraferma e isole; dall'altra è
prevista una crescita contenuta o una sostanziale stabilità
rispetto al 2022. Tra i porti esaminati, previsioni positive per
Zadar (2,3 milioni, +4% sul 2022), Dubrovnik (480.000, +3%),
Sibenik (137.000, +3%), Rijeka (134.000, +60%). Buone le
performance di Bari e Brindisi, per cui si attende un incremento
del +10% e che dovrebbero quindi superare rispettivamente circa
1,1 milioni e 400 mila passeggeri.
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