Entro fine anno si stima che
nell'Adriatico saranno transitati 3,3 milioni di crocieristi
(imbarchi, sbarchi e transiti), in crescita del 232% rispetto al
2021 grazie ai 2.936 accosti di navi da crociera (+195% sul
2021). Un risultato che restituisce poco più della metà di
quello registrato nel 2019 prima dello scoppio della pandemia
(5,7 milioni di passeggeri movimentati). Sono alcune delle
anticipazioni dei dati che saranno diffusi nella quinta edizione
di 'Adriatic Sea Forum', in programma a Bari giovedì 6 e venerdì
7 ottobre prossimi.
La previsione per la chiusura d'anno vede l'Italia
confermarsi al primo posto per numero di passeggeri movimentati
(1,36 milioni, pari al 40% del totale), davanti a Croazia
(900.000 passeggeri) e Grecia (560.000 passeggeri). La Croazia
registrerà a fine 2022 il numero più alto di toccate nave (995)
davanti all'Italia (927) e al Montenegro (453). Corfù
conquisterà il traguardo di oltre mezzo milione di passeggeri
previsti e 411 toccate nave, davanti a Kotor (400.000 passeggeri
movimentati e 440 toccate nave) e Trieste (380.000 passeggeri
movimentati e 230 accosti).
Per quanto riguarda il segmento dei traghetti e degli
aliscafi, i primi numeri mostrano a fine 2022 nei porti
adriatici quasi 18 milioni di passeggeri movimentati (+26% sul
2021 e risultato vicino ai 20 milioni - numeri record -
registrati nel 2019). Alla fine del 2022 Bari si confermerà
primo porto in Adriatico per passeggeri movimentati su rotte
internazionali (quasi 800mila), davanti a Durazzo e Ancona che
si contenderanno la seconda posizione con circa 690.000
passeggeri movimentati. Passando infine alla nautica, in
Adriatico sono attive 337 strutture per quasi 80.000 posti barca
(79.171). L'Italia conferma la sua leadership grazie a 189
strutture attive (56% delle marine presenti nell'area, per un
totale di 49.000 posti barca, 62% del totale), davanti a Croazia
(126 strutture per quasi 21.000 posti barca) e Montenegro (8
strutture per 3.545 posti barca).
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