Due imprese di Polignano a Mare, nel
Barese, avrebbero acquistato pallet usati dal mercato nero
facendo emettere da una trentina di società "cartiere" le
relative fatture, sempre "di importo inferiore ai tremila euro
(limite di utilizzo del contante all'epoca dei fatti), allo
scopo di mascherarne la reale provenienza", poi prelevando il
denaro dai conti correnti appena veniva depositato. In tal modo
avrebbero sottratto a tassazione oltre 13 milioni di euro, con
conseguente frode fiscale di oltre 6 milioni di euro. Per i
reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o
altri documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture
o altri documenti per operazioni inesistenti e dichiarazione
infedele, la Guardia di Finanza di Monopoli ha eseguito un
provvedimento di sequestro del valore di 13 milioni di euro,
disposto dal Tribunale di Bari, nei confronti dei due
imprenditori titolari delle due imprese, un 34enne campano e un
50enne barese. Le indagini, partite nel 2014 da una verifica
fiscale su una delle due società coinvolte, hanno accertato
l'esistenza di una "frode carosello", basata sull'emissione e
sull'utilizzo di fatture false attraverso almeno 30 società
attive nel settore del commercio all'ingrosso di pallet con sede
in Campania, Puglia, Veneto e Lombardia, molte delle quali
risultate "fantasma" , formalmente intestate a inconsapevoli
prestanome e destinate a essere cessate dopo brevissimi periodi
di operatività.
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