L'udienza prevista per oggi,
davanti al Collegio del Tribunale di Milano, sezione
specializzata in materia d'impresa, fissata per discutere sul
ricorso di
11 rappresentanti dell'associazione Genitori tarantini Ets, tra
cui un bambino, per l'azione inibitoria collettiva promossa
contro le Acciaierie Ilva a tutela della salute, della salubrità
ambientale e del diritto al clima, è stata rinviata al 17 marzo
2022. Lo rende noto lo stesso movimento di genitori, spiegando
che è stato deciso il rinvio "per consentire ai ricorrenti di
replicare alle difese ed allegazioni documentali delle parti
resistenti, con facoltà di depositare nuova documentazione e
nuove relazioni tecniche". "Gli avvocati Maurizio Rizzo Striano
e Ascanio Amenduni, per conto dell'associazione - spiega
l'associazione - sono già al lavoro per elaborare le nostre
repliche alle prospettazioni avverse, col nostro pieno supporto
e totale fiducia".
I Genitori Tarantini ricordano che "in seguito alla entrata
in vigore della riforma della class action, è stata introdotta
nel codice di procedura civile una norma che consente di
ottenere l'inibitoria di comportamenti illeciti da parte delle
imprese su ricorso di soggetti aventi interessi omogenei".
"Abbiamo deciso di avvalerci di tale norma - spiegano - e di
promuovere una azione inibitoria collettiva contro Acciaierie
d'Italia Holding, Acciaierie d'Italia e contro Ilva, al fine di
ottenere la cessazione delle loro condotte che provocano danni
ingiusti ai residenti, per la lesione del diritto alla salute e
del diritto al tranquillo svolgimento della vita familiare
causati dall'inquinamento da parte di impianti tuttora non
rispettosi delle norme di qualità ambientali".
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