"Ricordare è fondamentale non solo
per evitare di ripetere errori gravissimi ma soprattutto perché
i più giovani comprendano che ciò che viviamo oggi, la
democrazia, la libertà, la pace, non sono condizioni scontate e
immutabili ma il frutto di una grande mobilitazione popolare, il
portato del coraggio e del sacrificio di migliaia di uomini e
donne che hanno avuto la forza di opporsi alla violenza e alla
barbarie nazifascista". Lo ha dichiarato il sindaco di Bari e
presidente Anci, Antonio Decaro, in occasione del 78esimo
anniversario della difesa del porto di Bari dall'attacco delle
truppe naziste, nell'ambito di uno degli eventi organizzati da
Comune, Anpi, Ipsaic, Cgil, Coordinamento Antifascista e Arci.
Il 9 settembre del 1943 Bari contribuì in maniera
determinante alla lotta di liberazione nazionale: un gruppo di
civili, composto da donne, uomini e adolescenti, si affiancò
spontaneamente alle truppe del generale Nicola Bellomo per
difendere la città vecchia e il porto da un attacco
dell'esercito nazista, proteggendo così un presidio strategico
per gli esiti della seconda Guerra mondiale. Le celebrazioni
sono iniziate davanti al Palazzo della Vecchia Dogana, nel
porto, con la deposizione di una corona d'alloro e, a seguire,
presso la pietra d'inciampo in largo Maurogiovanni che ricorda
il gesto di Michele Romito, che a soli 14 anni con il lancio di
una bomba fermò l'avanzata della colonna di carri tedeschi.
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