"Ogni volta che una persona muore di
fatica, terribile, sui campi, io come rappresentante dello Stato
ho fallito, così come tutti gli altri. E' inaccettabile che nel
Paese ci siano condizioni che possiamo chiamare di assoluta
schiavitù". Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto
Fico, in collegamento con il Libro Possibile a Vieste (Foggia).
"Ho visitato i campi e i braccianti - ha aggiunto - e ci sono
condizioni disumane, uno Stato non può permettere questo". "La
legge sul caporalato - ha concluso - è un primo passo ma bisogna
continuare per distruggere questo fenomeno".
Sulla ripartenza della scuola, il presidente della Camera ha
spiegato che "è prioritario" avvenga "in presenza: sono convinto
- ha detto - che tutti i ragazzi debbano rientrare in classe: se
la Dad è stata importante per mantenere una continuità, non può
mai restituire la socialità dei ragazzi nelle classi".
Poi, sugli "80 miliardi" del Piano di ripresa destinati al
Sud, Fico ha detto che il punto è "come li spendiamo: è qui che
noi ci dobbiamo soffermare; dobbiamo fare un piano e gli enti
territoriali, a partire dai Comuni, devono essere messi nelle
condizioni di poter progettare e poter spendere". "Sono del Sud
- ha sottolineato - e sono convinto che bisogna investire nel
Sud perché se non si investe nel Sud l'Italia non può andare da
nessuna parte e non cresce".
Infine il presidente della Camera ha difeso il Reddito di
cittadinanza che "avrà anche dei difetti, sì, ma va migliorato,
potenziato e non cancellato: chi dice il contrario è
assolutamente irresponsabile". "Non è - ha concluso Fico - come
qualcuno dice, assistenzialismo, ma significa proteggere la
persona, significa lo Stato che ti aiuta".
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