La Regione Puglia comunica che si è
concluso l'iter per la seconda emissione di minibond e, sommata
alla prima, si è generato un portafoglio totale di oltre 52
milioni di euro. A questa seconda emissione hanno partecipato 6
imprese, con un portafoglio complessivo di 18,8 milioni di euro.
Il mercato dei capitali continua ad investire nelle imprese
pugliesi, sottolinea la Regione, riportando dati
dell'Osservatorio Minibond del Politecnico di Milano: in Puglia,
negli otto anni dal 2012 al 2019 "sono stati emessi solo 9
minibond. In un solo anno, invece, l'attivazione dell'intervento
regionale, avviato a settembre del 2019 dalla società regionale
in house Puglia Sviluppo, ha già consentito l'emissione di 14
minibond da parte di altrettante aziende".
"Le imprese pugliesi stanno utilizzando i minibond per
accelerare i loro obiettivi di crescita - commenta il presidente
della Regione, Michele Emiliano -. C'è chi, nonostante il
contesto, riesce a guardare avanti e a progettare nel territorio
della Puglia uno sviluppo che avrà effetti sia a livello
nazionale che internazionale. Quando fu avviata la prima
emissione, a giugno, eravamo usciti dal lockdown. Allora ci
sembrò che i minibond sarebbero tornati utili anche come
strumento per la ripartenza. Adesso ne abbiamo la certezza".
A giugno 2020 otto imprese hanno emesso minibond, tra i 2 e gli
8 milioni di euro. Delle sei imprese che hanno partecipato a
questa seconda emissione, due investiranno nel Leccese e le
altre quattro nelle province di Bari, Bat, Brindisi e Foggia: si
tratta di Gelesis, Casa di Cura Petrucciani, Itel
Telecomunicazioni, Dream Project, Cedat85, RossoGargano. I
settori produttivi spaziano dalle biotecnologie all'Ict, dalla
sanità all'abbigliamento e all'agroalimentare.
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