Chiude definitivamente dopo 45 anni
la "sezione blu" del carcere di Trani, un tempo destinata ai
detenuti in regime di massima sicurezza. Era "una vergogna",
spiega il Garante pugliese per i diritti dei detenuti, Piero
Rossi, con celle molto piccole e bagni a vista, chiamata 'blu'
dal colore di pareti e inferriate. I detenuti saranno trasferiti
nel nuovo padiglione, una palazzina attigua alla struttura
penitenziaria, i cui lavori sono appena conclusi, per il
"definitivo allontanamento dalla dimensione di inumanità e
degrado di quell'istituto", dice Rossi, giudicando
indispensabile "la dignità di trattamento dei detenuti". La
cosiddetta "sezione blu", realizzata quando fu costruita la
struttura penitenziaria di Trani destinata ad essere un
supercarcere di massima sicurezza, oggi non più con quella
funzione, sarà svuotata e ristrutturata.
I dettagli delle novità relative al carcere di Trani e ad altre
strutture penitenziarie pugliesi, anche con nuovi servizi
sanitari dedicati ai detenuti, saranno al centro di un webinar
moderato dal garante Ross il 22 ottobre, alle 12, i, con gli
interventi del governatore Michele Emiliano, del presidente del
Consiglio regionale Mario Loizzo, dell'epidemiologo Pier Luigi
Lopalco, del provveditore dell'Amministrazione Penitenziaria per
la Puglia e la Basilicata, Giuseppe Martone, del direttore del
Dipartimento regionale Salute, Vito Montanaro, del dg della Asl
Bat, Alessandro Delle Donne e del direttore del carcere di
Trani, Giuseppe Altomare.
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