"Anche la malattia può diventare una
grazia" e "dobbiamo vivere la virtù della speranza, che non è
solo qualcosa che riguarda il futuro". Lo ha detto monsignor
Francesco Cacucci, vescovo della diocesi di Bari-Bitonto, che ha
celebrato questa mattina una messa dedicata ai malati Covid
nella cappella del nuovo padiglione Covid del Policlinico di
Bari.
"Sono molto contento - ha detto - di celebrare questa eucaristia
nella festa di Santa Teresa, una coincidenza che ritengo
provvidenziale perché questa ragazza, morta a 24 anni, una delle
più grandi sante del '900, è stata segnata da una sofferenza
dopo l'altra, dalla morte della mamma per cancro poi la morte
del papà arteriosclerotico, poi lei stessa anoressica e affetta
da tubercolosi, però questo non le ha impedito di essere un
faro. Santa Teresa deve essere un segno per tutti, per i malati
e per gli è vicino, questa Santa oggi deve sostenere soprattutto
la speranza".
Alla celebrazione hanno partecipato medici e operatori sanitari,
il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il
direttore generale Giovanni Migliore. "La sua testimonianza per
noi è di grande incoraggiamento e di conforto - ha detto
Migliore - . Il Policlinico cura e noi abbiamo imparato ancora
di più oggi a prenderci cura delle persone". Il presidente
Emiliano ha evidenziato che il nuovo padiglione Covid "è un
ulteriore intervento per consentire al Policlinico di Bari di
svolgere tutte le funzioni necessarie per contrastare la
pandemia e, contemporaneamente, per non bloccare i reparti
strategici che servono all'ordinaria cura delle persone".
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