(ANSA) - BARI, 21 NOV - Se in Italia gli stupri sono commessi
nel 62,7% dei casi da partner e nel 3,6% da parenti (Istat
2006-2014), in Puglia è la violenza in genere sulle donne che si
consuma per lo più in famiglia: nel 93% dei casi, scrive il
portale della Regione 'Puglia Sociale', riportando i dati degli
accessi 2018 ai Centri antiviolenza. Nell'81% dei casi gli
autori sono il partner o l'ex, nel 12% parenti. Sono più esposte
le donne sposate (38%), poi le nubili (28%) e le
separate/divorziate (26%). Così, anche in Puglia, sono tante le
iniziative di riscatto organizzate per il 25 novembre, Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne. Una violenza che
è trasversale all'età, ai titoli di studio, alla condizione
lavorativa, anche se colpisce di più le donne fra 30 e 49 anni
(60%) e le giovani 18-29 anni (15%). La mancanza di lavoro, che
con il reddito porta più autonomia nelle scelte, è un grave
problema: tra le donne che subiscono violenza solo il 28% ha
un'occupazione stabile, il 44% non lavora e il 19% è precaria.
(ANSA).