(ANSA) - ROMA, 24 APR - Nell'attuale situazione d'emergenza,
per quel che concerne "i versamenti e gli adempimenti tributari,
ribadiamo l'assoluta necessità di un sospensione dei termini,
quanto meno fino al mese di settembre 2020, che riguardi, oltre
le ritenute (comprese quelle relative ai redditi di lavoro
autonomo e agli agenti di commercio), i contributi
previdenziali, i premi assicurativi e l'Iva da versare in
autoliquidazione", pure "le somme dovute, anche in forma
rateale, in seguito alla notifica di atti dell'amministrazione
finanziaria per i quali non si sia ancora verificato
l'affidamento in carico agli agenti della riscossione e
derivanti da avvisi bonari, accertamenti con adesione,
acquiescenze agli accertamenti, atti di irrogazione di sanzioni
e relative definizioni agevolate, mediazioni tributarie e
conciliazioni giudiziali". E'quanto chiede il consigliere
nazionale dei commercialisti delegato alla Fiscalità Maurizio
Postal, nel corso di un'audizione, questo pomeriggio, nella
commissione Finanze della Camera, in merito al decreto imprese.
Al tempo stesso, sottolinea il rappresentante dell'Ordine dei
professionisti, occorre "spostare in avanti il termine per la
ripresa della riscossione, prevedendo che i versamenti sospesi
debbano essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e
interessi, in forma rateale non inferiore a un anno a decorrere
dal mese di gennaio 2021". (ANSA).