(ANSA) - FIRENZE, 08 NOV - 'Ciak si gira' al congresso
nazionale del Notariato: i professionisti, infatti, sperimentano
nuovi linguaggi comunicativi per accendere i riflettori sul
valore della legalità. E' nato così, su iniziativa del
consigliere nazionale del Notariato Giulio Biino (che è anche
presidente del Circolo dei lettori di Torino ed organizzatore
del Salone del libro del capoluogo piemontese), interpretato da
Olivia Manescalchi e Giancarlo Judica Cordiglia con la regia di
Max Judica Cordiglia, "Al solo Notaro compete…", il
cortometraggio che racconta una storia speciale: nel 1993 un
notaio riceve nel suo studio, a Firenze, il curioso lascito di
un padre nei confronti della sua unica figlia, ossia "Vorrei
lasciare a mia figlia Margherita i sogni, i desideri… la
capacità del perdono…", rivelando così la vicenda di
un'ingiustizia, di una famiglia distrutta, per sbaglio, da un
attentato di mafia. Si tratta, sottolinea una nota di
presentazione dell'iniziativa, della storia di Margherita Asta,
"a cui l'illegalità ha strappato la mamma e i fratelli, e alla
quale non resta che seguire il lascito paterno per superare il
rancore e tornare alla vita, un lascito che parla di perdono, di
speranza per il futuro, di legalità, grazie alla sensibile
interpretazione che il notaio riesce a dare alle volontà del
padre di Margherita". Il filmato, si precisa, "è ispirato
liberamente a 'Piccole cose di valore non quantificabile', di
Paolo Genovese e Luca Miniero, e alla strage di Pizzolungo,
l'attentato di mafia del 1993, ordito ai danni del giudice Carlo
Palermo, nel quale, per un crudele gioco del destino, persero la
vita la madre e i due fratelli gemelli di Margherita Asta, oggi
attivista dell'Associazione Libera contro le mafie, unica
superstite della famiglia insieme al padre Nunzio Asta". (ANSA).