(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Sei commercialisti su 10
'promuovono' Civis, ritenendo che, "pur nella criticità attuale
dello strumento, che non è ancora in grado di dare piena
risposta alle esigenze dei professionisti", possa essere "uno
strumento utile a migliorare i rapporti tra l'Amministrazione
finanziaria e il contribuente". E' quanto affiora dall'indagine
promossa dal Consiglio e dalla Fondazione nazionali dei
commercialisti sullo sportello telematico messo a disposizione
dall'Agenzia delle Entrate attraverso la somministrazione di un
questionario ad un campione di iscritti" all'Albo nel periodo
14-31 gennaio 2019. Le risposte, si legge, hanno evidenziato
come Civis abbia ancora spazi di diffusione tra i commercialisti
dato che quasi il 35% del campione ha dichiarato di utilizzarlo
meno di una volta al mese, mentre il 45% lo usa da una volta a
tre volte al mese. Tuttavia, emerge la tendenza di un incremento
nell'impiego durante l'ultimo anno per il 68% degli
intervistati", e che l'uso dello strumento sia "principalmente
legato all'assistenza sulle comunicazioni di irregolarità (88%)
e sulle modifiche delle deleghe F24 (58%), segnalando come la
facilità di accesso al sito internet sia abbastanza apprezzata
dal 40% dei commercialisti con l'eccezione dell'autotutela
locazioni che appare, invece, meno intuitiva e fruibile". In
moltissimi casi, si spiega, "l'intervento del funzionario dello
sportello locale ha permesso ai commercialisti il supermercato
di pratiche respinte da Civis". Il Consiglio nazionale, si
chiude la nota, "ha già posto all'attenzione dell'Agenzia delle
Entrate, nell'ambito del Tavolo tecnico istituzionale, le
indicazioni e i suggerimenti provenienti da tutto il territorio
nazionale per rendere i servizi di assistenza forniti tramite
Civis più efficienti e attrattivi". (ANSA).