(ANSA) - ROMA, 20 SET - Semaforo verde alla "costruzione di
una politica comune delle professioni, in particolare quelle
ordinistiche", col "superamento di alcuni pregiudizi e
preconcetti", per far sì che nella "casa comune" si scoprano
tutti "i vantaggi di una voce comune nei confronti delle
Istituzioni e delle altre forze politiche, sociali ed
economiche". E' uno dei passaggi dell'intervento con cui il
presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri Armando
Zambrano ha chiuso i battenti del 64/esimo congresso della
categoria, che si è tenuto a Santa Teresa di Gallura (Sassari).
"In questa prospettiva l'Ordine nazionale - ha sottolineato - si
impegna a proseguire l'interlocuzione già avviata, di concerto
con la Rtp (la Rete delle professioni tecniche, di cui lo stesso
Zambrano è coordinatore), con il Cup (il Comitato unitario delle
professioni, presieduto da Marina Calderone) e dell'Adepp
(l'Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati,
guidata da Alberto Oliveti), dandone costante e tempestiva
informazione alla Assemblea dei presidenti degli Ordini locali".
Al temine dei lavori è stato dato appuntamento per il prossimo
65° congresso che si terrà l'anno prossimo a Parma e che è stato
presentato dal presidente del locale Ordine degli ingegneri,
Susanna Dondi. (ANSA).