(ANSA) - ROMA, 06 MAG - "Perplessità" della Rete delle
professioni tecniche (Rtp) sull'appalto integrato, perché "ogni
appalto per l'esecuzione di opere pubbliche non può prescindere
dalla redazione di un progetto esecutivo di qualità", e tale
"procedura anomala" sebbene "potrebbe ingannevolmente apparire
più snella, in quanto consente l'affidamento dei lavori in
mancanza di un progetto esecutivo, finisce inevitabilmente per
alimentare, da un lato un numero sempre più elevato di casi in
cui si registra la mancata coerenza tra livelli successivi della
progettazione e, dall'altro, nuove varianti in corso d'opera,
contenziosi, extracosti e, in definitiva, opere incompiute". Ad
affermarlo il presidente dell'organismo degli Ordini
professionali dell'area tecnica e numero uno del Consiglio
nazionale degli ingegneri Armando Zambrano, nel corso
dell'audizione nelle commissioni riunite Lavori pubblici ed
Ambiente del Senato sul decreto Sblocca Cantieri. Quanto, poi,
alla norma che disciplina l'incentivo (pari al 2% dell'importo
dei lavori, ndr) ai tecnici della Pubblica amministrazione,
"assegnato esclusivamente per le attività di progettazione, di
coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed
esecuzione, di verifica preventiva della progettazione e non più
per le attività di programmazione della spesa per investimenti,
di valutazione preventiva dei progetti, di predisposizione e di
controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti
pubblici", la Rtp parla di un'impostazione che "travisa il ruolo
dei dipendenti pubblici, che non dovrebbero ricevere incentivi
extrastipendiali per attività ordinarie, ma dovrebbero semmai
esser valorizzati soprattutto nell'ambito del controllo
dell'intero processo di esecuzione delle opere, riservando la
progettazione ai liberi professionisti". (ANSA).