(ANSA) - ROMA, 16 NOV - "La posizione espressa, oggi, sulla
fatturazione elettronica dal Garante per la privacy è del tutto
condivisibile: noi stessi denunciamo, da tempo, i rischi
derivanti dall'accentramento nelle mani di pochi grandi
operatori di un'enorme quantità di dati sensibili potenzialmente
gestibili con finalità non sempre appropriate". Lo fa sapere il
presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo
Miani, chiarendo che il problema "non si risolve certo
stabilendo stringenti limiti temporali alle deleghe ai
commercialisti per i servizi di consultazione delle fatture, o
istituendo il registro cronologico delle deleghe". Secondo il
numero uno dei commercialisti italiani, infatti, "si conferma la
giustezza dei nostri reiterati allarmi sulla delicatezza del
passaggio alla fatturazione elettronica previsto dal prossimo
primo gennaio. Chiediamo da mesi una sua introduzione graduale
o, almeno, la moratoria sulle sanzioni per tutto il 2019. Sul
fronte delle sanzioni abbiamo apprezzato le aperture delle forze
politiche di maggioranza e di opposizione, emerse in questi
giorni, ma crediamo che la posizione espressa oggi dal Garante
debba indurre tutti i soggetti in campo a fare una riflessione
responsabile sull'intera questione. Noi - chiosa Miani -
restiamo convinti che il sistema non sia culturalmente e
praticamente pronto a gestire un'introduzione della fatturazione
elettronica che non preveda 'step' intermedi", termina la nota.
(ANSA).