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Fisco: tributaristi, allarme sulla compensazione dei debiti

Fisco: tributaristi, allarme sulla compensazione dei debiti

Alemanno (Int) scrive a ministro Calderone e numero due Mef Leo

ROMA, 31 gennaio 2023, 10:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il presidente dell'Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno ha inviato una lettera al ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e al viceministro dell'Economia Maurizio Leo, dopo aver ricevuto una nota dall'Avvocato tributarista Giorgio Infranca, esperto di diritto e contenzioso tributario, in cui evidenziava un "preoccupante orientamento giurisprudenziale in materia di compensazione tra debiti previdenziali e crediti erariali", riferendosi a sentenze di alcuni tribunali, soprattutto lombardi, in cui si afferma il divieto di compensare crediti erariali con debiti contributivi, che nella nota di Infranca viene definito come "una lettura (distorta) del decreto legislativo 241/1997". Il vertice dell'associazione professionale evidenzia le sentenze che "riguardano, al momento, casi di crediti inesistenti, ma il Tribunale di Milano ha affermato nella sentenza il divieto di compensazione, precedentemente indicato, e ciò indipendentemente dalla legittimità del credito fiscale. Capirete - recita la lettera - come tale fuorviante interpretazione dell'attuale normativa sulle compensazioni, possa creare enormi difficoltà alle attività produttive con perdita di liquidità, sanzioni, impossibilità di utilizzo delle eccedenze dei crediti non compensabili oltre l'anno, irregolarità negli obblighi contributivi, laddove non dovessero essere considerati regolarmente pagati contributi compensati con crediti fiscali." Il presidente dell'Int fa sapere di confidare in un intervento, "al fine di ristabilire equità e serenità in tema di compensazioni dei crediti fiscali". Troppe problematiche, va avanti la nota, ci sono attorno all'istituto delle compensazioni, perciò "i tributaristi Int ribadiscono la necessità di rivederne tutto l'impianto e rilanciano, in tema di semplificazione e di maggior controllo, di sostituire gli attuali sistemi, con una comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate, proposta presentata nel corso di audizione alla Commissione Finanze del Senato e che ha incontrato il favore del presidente Massimo Garavaglia", si legge, infine.
   

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