(ANSA) - ROMA, 17 MAG - L'Associazione magistrati tributari
(Amt), presieduta da Daniela Gobbi, "preso atto della imminente
riunione del Consiglio dei ministri per esaminare e deliberare
sul disegno di legge relativo alla riforma della giustizia
tributaria" ha dichiarato "lo stato di agitazione della
categoria", contestando una serie di capitoli del progetto
governativo, In particolare, si legge nella delibera approvata
dall'Associazione, si "segnala con stupore l'introduzione di
norme che affidano al ministero dell'Economia competenze di
esclusiva pertinenza dell'organo di autogoverno, quale la
gestione dello status giuridico ed economico dei magistrati
tributari e il reclutamento dei nuovi giudici e organizzazione
delle procedure concorsuali", giacché il provvedimento che sarà
preso al vaglio del Consiglio dei ministri "limita l'attività di
verifica e controllo del Consiglio di presidenza della giustizia
tributaria a favore del ministero, accentua e conferma
l'inaccettabile commistione, più volte segnalata, della
contestuale gestione della Agenzia delle Entrate e della
giustizia tributaria".
I giudici tributari "in servizio al 2021 erano circa 2638, di
cui 1833 presso le 103 commissioni provinciali e 805 presso le
21 commissioni regionali", ma nel 2022 "sono diminuiti di
qualche unità". La riforma, denuncia l'Amt, "riduce il numero
dei giudici a 576 giudici professionali, di cui 450 presso le
103 commissioni tributarie provinciali e 126 presso le presso le
21 commissioni tributarie regionali", riduzione che, si
sottolinea, "comporta uno svuotamento delle commissioni ed è
propedeutica all'accorpamento delle sedi". Infine, si rileva,
nella delibera, "l'importanza della presenza della componente
proveniente dal mondo delle professioni, in considerazione sia
della natura tecnica e interdisciplinare della materia
tributaria, che in assenza di un codice delle leggi tributarie.
La pluralità delle esperienze ha garantito un elevato grado di
competenza e tecnicismo, indispensabile per l'instabilità delle
norme tributarie", si legge. (ANSA).