(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Il Garante per la protezione dei
dati personali ha avvertito l'Agenzia delle Entrate che il nuovo
obbligo della fatturazione elettronica, così come è stato
regolato dall'Agenzia, "presenta rilevanti criticità in ordine
alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei
dati personali". Per questo motivo, ha chiesto all'Agenzia di
far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro
normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno
effettuati ai fini della fatturazione elettronica. Il nuovo
obbligo di fatturazione elettronica - esteso a partire dal primo
gennaio 2019 anche ai rapporti tra fornitori e tra fornitori e
consumatori - presenta, secondo il Garante, un rischio elevato
per i diritti e le libertà degli interessati, comportando un
trattamento sistematico, generalizzato e di dettaglio di dati
personali su larga scala, potenzialmente relativo ad ogni
aspetto della vita quotidiana dell'intera popolazione,
sproporzionato rispetto all'obiettivo di interesse pubblico, pur
legittimo, perseguito. Entrando nel merito del nuovo sistema di
e-fatturazione il Garante ha rilevato una serie di criticità. In
primo luogo, l'Agenzia, dopo aver recapitato le fatture in
qualità di "postino" attraverso il sistema di interscambio (SDI)
tra gli operatori economici e i contribuenti, archivierà e
utilizzerà i dati anche a fini di controllo. Tuttavia non
saranno archiviati solo i dati obbligatori a fini fiscali, ma la
fattura vera e propria, che contiene di per sé informazioni di
dettaglio ulteriori sui beni e servizi acquistati, come le
abitudini e le tipologie di consumo, legate alla fornitura di
servizi energetici e di telecomunicazioni (es. regolarità nei
pagamenti, appartenenza a particolari categorie di utenti), o
addirittura la descrizione delle prestazioni sanitarie o legali.
Altre criticità derivano dalla scelta dell'Agenzia delle entrate
di mettere a disposizione sul proprio portale, senza una
richiesta dei consumatori, tutte le fatture in formato digitale,
anche per chi preferirà comunque continuare a ricevere la
fattura cartacea o digitale direttamente dal fornitore, come
garantito dal Legislatore. (ANSA).