(ANSA) - ROMA, 25 GEN - L'Enpam, Ente di previdenza dei
medici e dei dentisti, è pronto a recepire l'eventuale norma che
permetterà, ai medici convenzionati disponibili, di restare in
servizio fino a 72 anni nell'attesa che arrivino giovani a
sostituirli. Lo si legge in una nota, in cui il presidente della
Cassa Alberto Oliveti parla di una misura straordinaria che
"sembra inevitabile per il Servizio sanitario nazionale e, per
quanto questo possa essere controintuitivo, è nell'interesse dei
giovani medici. Data l'attuale carenza, senza un prolungamento
provvisorio per i convenzionati anziani, infatti, tanti
cittadini rischierebbero di restare senza servizio pubblico,
mentre i futuri medici di famiglia vedrebbero scomparire i loro
spazi professionali poiché nel frattempo, come abbiamo già visto
accadere, verrebbero occupati da medici importati da Paesi
extra-europei se non addirittura cancellati da riorganizzazioni
forzate dell'assistenza primaria". Il pensionamento "massivo era
ampiamente previsto, tanto che l'Enpam lancia l'allarme da più
di 10 anni. Oggi questa misura - va avanti - consentirebbe di
dare maggiore solidità al sistema previdenziale della categoria
senza togliere lavoro ai giovani. È anzi fondamentale che nei
prossimi tre anni vengano formati tutti i nuovi medici di
medicina generale e i pediatri di cui c'è bisogno". Nel
frattempo, recita la nota, Enpam può contribuire a tamponare la
situazione permettendo ai convenzionati con determinati
requisiti di anzianità di continuare a lavorare fino a 72 anni,
ma riducendo il carico di attività e venendo affiancati, per la
restante parte, da giovani medici già formati o ancora in
formazione. C'è, infatti, l'App, l'anticipazione di prestazione
previdenziale, che permette al medico di rinunciare a una quota
di introiti, iniziando però a ricevere una parte di pensione. Ad
esempio chi continuasse a svolgere il 60% dell'attività
professionale, comincerebbe a percepire il 40% dell'assegno
pensionistico. (ANSA).