(ANSA) - ROMA, 26 MAG - "Sia in campo pensionistico che in
campo sanitario l'Italia non ha bisogno di cambiamenti
fondamentali, come dicono alcuni, paradigmatici, nella struttura
della fornitura dei servizi sociali, sanitari e previdenziali.
Io credo che un primo o forte pilastro pubblico rimanga
appropriato", anche se "il ruolo che può svolgere il settore
privato e' molto importante". Lo afferma il professor Carlo
Cottarelli in un'audizione nella Commissione bicamerale per il
controllo sugli Enti di previdenza nel quadro dell'indagine
conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale
obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale,
con particolare riferimento all'efficienza del servizio, alle
prestazioni fornite e all'equilibrio delle gestioni. In campo
previdenziale, spiega Cottarelli, "la sfida principale è
costituita dall'invecchiamento della popolazione, dal
conseguente tendenziale squilibrio tra il numero dei lavoratori
e il numero dei pensionati. La soluzione del problema richiede
il prolungamento della vita lavorativa, ma anche riforme per
aumentare la partecipazione al lavoro, l'aumento della
produttività, la diminuzione della disoccupazione, un flusso
migratorio regolare. Questo vale indipendentemente dal fatto che
le forme di finanziamento della previdenza siano pubbliche o
private". Il ruolo che il servizio privato, sottolinea, "svolge
nella fornitura di un secondo pilastro nella fornitura servizi
sanitari e previdenziali resta il più piccolo nel nostro
rispetto agli altri paesi avanzati europei e vale la pena
chiedersi se questo ruolo non debba essere aumentato". (ANSA).