(ANSA) - ROMA, 19 MAG - "I ministeri preposti alla
definizione del testo regolamentare" sugli investimenti delle
Casse previdenziali private dei professionisti (Economia e
Lavoro, ndr) "hanno ritenuto che potessero sussistere i margini,
affinché gli Enti applicassero i principi generali in materia di
concorrenza, economicità, efficacia, parità di trattamento,
trasparenza e proporzionalità, senza tuttavia essere tenuti al
rispetto delle procedure specifiche del Codice dei contratti
pubblici. Pertanto, il ministero dell'Economia, dopo aver
acquisito il parere del ministero del Lavoro, nonché il positivo
avviso della Covip, ha trasmesso nel 2021 un nuovo schema di
decreto al Consiglio di Stato" per "verificare con il Consiglio
di Stato la correttezza della conclusioni in cui è si giunti di
esenzione dalle procedure" del Codice dei contratti. Lo
riferisce il dirigente generale della direzione regolamentazione
e vigilanza del sistema finanziario del ministero dell'Economia
e delle Finanze Stefano Cappiello, ascoltato in questi minuti
nella Commissione Bicamerale per il controllo degli Enti di
previdenza, aggiungendo che palazzo Spada, "il 23 novembre 2021,
ha reso un parere interlocutorio con cui ha chiesto nuovamente
al ministero dell'Economia di sottoporre la questione all'Anac,
l'Autorità nazionale per il contrasto alla corruzione", e
quest'ultima, va avanti, "si è pronunciata, di recente, in data
3 maggio 2022, affermando, in estrema sintesi, che l'attuale
ambito dei servizi finanziari esclusi sia definito in maniera
tale da non ricomprendere i servizi di gestione degli
investimenti e di depositario". In altre parole, prosegue, "è
giunta alla conclusione che si debba applicare la procedura di
evidenza pubblica di cui al Codice dei contratti. Il parere reso
dall'Anac è in corso di trasmissione da parte del ministero
dell'Economia al Consiglio di Stato" che, "sulla base di questo
parere dell'Anac, rappresenterà all'Amministrazione se, e in
quale misura, si debba rimodulare l'impostazione del decreto"
sugli investimenti degli Enti previdenziali. Per Cappiello,
perciò, "il testo potrà essere finailzzato" sottoponendolo alla
firma del ministro dell'Economia e con parere conforme del
ministro del Lavoro e poi "inviato alla presidenza del Consiglio
per l'acquisizione del 'nulla osta' all'emanazione". In sintesi,
si deduce che le Casse che si avvarranno dei servizi di gestione
patrimoniale (i cosiddetti 'mandati') dovranno attenersi nella
selezione del soggetto affidatario alle procedure del Codice,
così come per i servizi offerti dalla banca depositaria. (ANSA).