(ANSA) - ROMA, 10 MAG - "Un'idea finché resta un'idea è
soltanto un'astrazione, se potessi mangiare un'idea, avrei fatto
la mia rivoluzione, cantava Gaber 50 anni fa. Oggi, anche
nell'ambito della salute, siamo di fronte alla rivoluzione della
transizione digitale. Tuttavia, se il 95% dei medici di famiglia
vede i servizi di telemedicina come una grande opportunità, ma
soltanto il 30" ne ha usufruito, significa che c'è un gap". Lo
ha detto stamattina il presidente dell'Enpam, Ente di previdenza
dei medici e degli odontoiatri Alberto Oliveti, intervenendo
all'evento "La sanità digitale al servizio della salute
pubblica", organizzato a Roma da Frontiers Health Italia.
"Abbiamo un problema di interconnessione. C'è l'esigenza di
investire e costruire infrastrutture. Inoltre, serve un grande
sforzo da parte di chi sarà incaricato di dare competenze e
conoscenze, per far sì che si impugni bene questo concetto di
digitalizzazione. La rivoluzione digitale è fondamentale per
andare avanti, però per andare avanti bisogna 'mangiarsela'
questa idea", ha proseguito. "Quanto oggi - si è chiesto Oliveti
- è completamente validato della frontiera avanzata, della
digitalizzazione, della telemedicina, dell'intelligenza
artificiale? C'è da fare anche lì per avvicinarsi al concetto
della 'commestibilità' dell'idea". Il presidente dell'Enpam ha,
quindi, ribadito l'assoluta priorità del capitale umano per
potere realizzare l'auspicata rivoluzione digitale in campo
medico. "La medicina - ha detto - avrà una grande amplificazione
dall'intelligenza artificiale, dalla digitalizzazione, dalla
conseguenza dei codici binari in condizioni discrete per poter
dare delle risposte. Però non si potrà mai prescindere, io ne
sono convinto, dall'esigenza di dare anche un valore morale,
umano". "Modificare il Servizio sanitario nazionale sotto
l'impatto del Pnrr è una scommessa non facilissima di questi
tempi, con i cigni neri che girano, ma che vogliamo vincere.
Quindi è bene valutare con correttezza anche i problemi. Come
Ente di previdenza - ha chiuso - abbiamo grande attenzione
all'esercizio professionale dei medici e degli odontoiatri,
perché è dal lavoro che nascono i contributi per le pensioni".
(ANSA).