(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "Nel quadro di una regolamentazione
comune" in materia di investimenti degli Enti pensionistici dei
professionisti, "l'autonomia decisionale non può ridursi ad una
mera acquisizione di dati sul singolo titolo, o strumento
finanziario", poiché "l'indipendenza nella valutazione degli
investimenti è, e resta, fulcro ineludibile per scegliere le
migliori opportunità offerte dai mercati, prevenire i rischi e
generare sostenibilità nell'ottica di un ritorno economico a
lungo termine". Parola del presidente di Inarcassa (Cassa
previdenziale degli ingegneri e degli architetti) Giuseppe
Santoro, a proposito delle sollecitazioni della Covip
(Commissione di vigilanza sui fondi pensione) all'emanazione di
un regolamento unitario sugli investimenti degli Enti. "Siamo
soggetti privati e la nostra autonomia decisionale è il più
importante presidio della bontà delle nostre politiche.
Un'autonomia che favorisce la solidità patrimoniale a tutela dei
contributi versati e delle pensioni degli associati", aggiunge,
osservando come gli ingegneri e architetti liberi professionisti
"non possono non credere nel progetto industriale e nel progetto
Italia, le cui regole vanno osservate e che va costruito nel
tempo. Purtroppo, il primo rischio degli investimenti
nell'economia reale è quello politico. Nonostante ciò, la quota
che Inarcassa destina alle attività domestiche supera il 40%
dell'intero patrimonio con forme di partecipazione nelle
maggiori società italiane quotate nel settore infrastrutturale
del Paese. Senza dimenticare l'investimento nel capitale sociale
della Banca d'Italia, il continuo apporto al settore immobiliare
domestico e ovviamente il finanziamento del debito pubblico. Non
solo: quasi il 45% del portafoglio di Inarcassa è Esg, pari a
circa 4 miliardi e mezzo di euro", chiude Santoro. (ANSA).