(ANSA) - ROMA, 14 MAR - La mancata presentazione,
all'interno del cosiddetto 'Decretone', all'esame della Camera,
di una norma caldeggiata dalle Casse di previdenza dei
professionisti, che avrebbe permesso agli Enti di usare fino al
5% dei rendimenti ottenuti per potenziare il welfare di
categoria, continua a generare rammarico nel comparto. Ad
esprimerlo, dopo averne già accennato ieri, al convegno di
primavera di Itinerari previdenziali, a Roma, è stato oggi il
presidente della Cnpadc (Cassa dei dottori commercialisti)
Walter Anedda, nel corso di un evento a Torino: "Si tratta - ha
spiegato - di oneri a carico delle Casse di previdenza che sono
sostitutivi dell'onere pubblico perché, indebolendo l'assistenza
delle Casse, i cittadini si rivolgeranno allo Stato per ottenere
gli stessi servizi". Inoltre, "incrementare le possibilità per
le Casse di intervenire nelle necessità degli iscritti, poteva
essere una modalità per alleviare il carico sui servizi pubblici
e - ha concluso - per investire nei professionisti e nelle loro
competenze". (ANSA).