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CRV - Consiglio veneto: mozioni approvate e respinte

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CRV - Consiglio veneto: mozioni approvate e respinte

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

10 gennaio 2023, 13:15

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 10 gen. 2023 – Prima seduta del 2023 del Consiglio regionale del Veneto interamente dedicata a discutere mozioni e risoluzione: nei lavori della mattinata, l’aula di palazzo Ferro Fini ha approvato la mozione, presentata da Simona Bisaglia (Lega-Lv), che impegna la Giunta a far inserire sostegni accoppiati per l’utilizzo del seme certificato per le colture di frumento duro, mais, frumento tenero, riso, soia, leguminose da granella e da foraggio. “La concessione dei pagamenti accoppiati all’uso di seme certificato porterebbe – spiega l’atto di indirizzo approvato - ad una serie di notevoli vantaggi per tutti i sistemi produttivi, non soltanto per quanto riguarda gli aspetti qualitativi, ma soprattutto per quanto concerne il deficit produttivo del nostro paese e per la certezza di utilizzare solo sementi che hanno superato i controlli ufficiali. Il solo ricorso all’uso di semente ufficialmente certificata rappresenta una scelta razionale in favore sia dell’agricoltore che dell’ambiente in cui le colture sono realizzate”. A sostegno del documento presentato è intervenuto Giuseppe Pan, già assessore all’agricoltura: ‘I sostegni accoppiati rappresentano un aiuto indispensabile per chi pratica le colture estensive”. Riserve sono state espresse da Cristina Guarda (EV), vicepresidente della commissione agricoltura e attività produttive, che si è detta preoccupata per l’utilizzo esclusivo di semi certificati che consegnerebbe le produzioni venete e italiane al monopolio della ricerca e della proprietà di multinazionali estere, con grave compromissione della libertà e della tipicità delle produzioni autoctone. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Andrea Zanoni (Pd). La dem Francesca Zottis (Pd), nel fare proprie le considerazioni della collega Guarda, ha proposto e ottenuto di estendere nella richiesta anche le varietà di colture riconosciute dal Ministero per l’agricoltura e dalle banche dati del germoplasma, al fine di tutelare le colture più antiche e tipiche del Veneto.

Voto unanime anche per la mozione depositata dai consiglieri di Fratelli d’Italia che impegna la Giunta veneta a impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento perché venga inserito nel sistema dell’istruzione secondaria superiore il liceo socio-sanitario. “Di fronte alla perdurante carenza di personale socioassistenziale e sociosanitario nelle nostre strutture sanitarie e assistenziali – ha spiegato Daniele Polato nel presentare l’atto di indirizzo- il riconoscimento del corso socio sanitario del secondo ciclo di istruzione ci pare un intervento doveroso ed necessario, anche se non risolutivo”.

Il Consiglio veneto ha invece respinto l’atto di indirizzo, presentato dalla consigliera Cristina Guarda (Europa Verde) e sostenuta dai consiglieri di opposizione, che invitava la Regione Veneto ad aderire alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (RE.A.DY). La rete nazionale è nata nel 2006 tra pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di condividere prassi e promuovere azioni positive, inclusive e antidiscriminatorie nei confronti delle persone Lgbt. A dare voce al ‘no’ della maggioranza è stato il consigliere Stefano Valdegamberi (gruppo misto), che ha definito la mozione “discriminatoria” in quanto – ha argomentato - “basta la Costituzione a garantire i diritti di tutti i cittadini, di qualsiasi orientamento”.

Infine l’aula ha rinviato in commissione, per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti, la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia per la tutela e la valorizzazione del patrimonio linguistico italiano, a partire dagli atti della pubblica amministrazione, e la risoluzione, a firma del vicepresidente del Consiglio Nicola Finco (Lega-Lv) , che condannava i fatti di Peschiera del giugno scorso e chiedeva di modificare la legislazione penale in materia di impunibilità di minori al fine di contrastare il fenomeno delle baby-gang.

L’esame delle numerose mozioni e risoluzioni in calendario prosegue nel pomeriggio.

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